✍
Radio Spore
-
⌚
2021-04-06
-
📁
GR2021
⋉
Argentina, Messico, Brasile, Turchia, frontiere europee, Ocalan, Regno Unito, Irlanda del Nord, repressione, terremoto
[30.2 MB
| 33 mins, 57 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 06/04/2021
☷
01
-
✍
Redazione Gr Ciurma Pirata
-
@
Italia, Emila-Romagna, Bologna
-
⌚
2021-03-11
-
📁
GR2021
⋉
lotte operaie, diritto al lavoro, SiCobas, CoordinamentoMigranti, TntFedex, Texprint, Yoox, Vaccini, Lombardia, NoGrandiNavi, MaiConSalvini, 11Marzo,
[38.3 MB
| 41 mins, 15 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Puntata del Gr della Ciurma Pirata del 11/03/2021
Gr della Ciurma Pirata del 30/12/2020
☷
2
-
✍
mezzoradaria, radio città fujiko
-
@
italia, emilia romagna, bologna
-
⌚
2015-06-18
-
📁
s03p37
⋉
mezzoradaria, cremona, devastazione e saccheggio, matteo, Bologna, Dozza, antifascismo, Lega, Salvini, codice Rocco, emergenza sociale
[20.4 MB
| 19 mins, 36 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Parliamo insieme ad un amico di Matteo, arrestato giovedì 11 giugno 2015 per i fatti di Cremona ed ora detenuto al carcere della Dozza. Chi è Matteo e quali sono i fatti di cui è imputato? Matteo viene accusato di devastazione e saccheggio, sappiamo che è una legge del passato.. Sabato c'è stato l'interrogatorio di Matteo hai qualche novità che viene da quel giorno? State organizzando presidi o benefit a favore di Matteo?
☷
1
-
✍
mezzoradaria, radio città fujiko
-
@
italia, emilia romagna, bologna
-
⌚
2015-01-08
-
📁
s03p14
⋉
mezzoradaria, Formigine, forza nuova, FN, razzismo, hotel, antifascismo, Aro, Vivi, presidio, solidariet, Modena, Parma, Rachid
[5.2 MB
| 4 mins, 43 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
MODENA, Formigine: Il 12 dicembre viene organizzato un presidio antifascista di risposta a quello organizzato da FN davanti all'hotel dove 26 immigrati sono relegati dal piano di gestione stato/regione dei rifugiati. Il gruppo viene caricato dalla celere e 2 antifascist* vengono arrestati per 3 giorni e poi rilasciati con obbligo di dimora. Oggi 8 gennaio verrà svolto il processo per direttissima in solidarietà dalle 2.30 si svolgerà un presidio in solidarietà davanti al tribunale di Modena - PARMA: Rachid denuncia e registra i soprusi e le vessazioni che secondini e medici impartiscono a lui e ad altri detenuti. Ma questi a loro volta lo denunciano per diffamazione e la continua tensione viene spostato al carcere di Sollicciano a Firenze dove alcuni giorni fa a subito però un ennesimo pestaggio e nonostante i traumi non è stato medicato - ALBA ADRIATICA: Il 18 dicembre muore ucciso con un colpo d'arma da fuoco Akim Hadyj. Il colpo, ancora una volta, è partito dalla pistola di un carabiniere - BELGIO: Un uomo in prigione da 30 anni ha chiesto e ottenuto l'eutanasia, che in Belgio è legale dal 2002. Riceverà l'iniezione letale la prossima settimana. Aveva chiesto anni fa di essere trasferito una struttura attrezzata per trattamenti psichiatrici. Dopo l'accoglimento della sua domanda altri 15 detenuti hanno inoltrato la richiesta tutti hanno lo status di pazienti - RUGGI: E' stata archiviata nuovamente dopo appena un mese l'inchiesta per far luce sulla sua morte di Carmine Tedesco avvenuta il 14 novembre 2012 nell'ospedale salernitano dove venne lasciato senza la presenza di un medico che lo ha di fatto condannato - MINEO: Il 30 dicembre al CARA scoppia una rivolta dopo la mancata concessione di permessi di soggiorno per motivi umanitari. Per 3 dei rivoltosi è scattata la denuncia di devastazione e saccheggio, danneggiamento ed incendio, resistenza a pubblico ufficiale ed altri reati - VENEZIA: Vince la sua battaglia legale Doriano Vecchina. La cassazione infatti gli riconosce lo sconto di pena e il risarcimento emendato con lo svuota carceri visto che soggiornava in una cella di grandezza inferiore ai 3x3metri. A tale misura non va infatti calcolato lo spazio occupato dal mobilio - SIRIA: L'osservatorio internazionale per i diritti umani riferisce che centinaia di detenuti sono in sciopero della fame dal 27 dicembre nel carcere di Homs per denunciare la lunga detenzione con abusi e torture per lo più senza accuse né condanne formali. Riferiscono inoltre che dal 2011 sono almeno 200mila i detenuti passati per le carceri e che circa 12mila sarebbero i morti per tortura, mal nutrizione e pessime condizioni
☷
2
-
✍
mezzoradaria, radio città fujiko
-
@
italia, emilia romagna, bologna
-
⌚
2014-12-04
-
📁
s03p09
⋉
mezzoradaria, fascismo, razzismo, potere, buoni, cattivi, classe, servi, padrone, capro espiatorio, leghisti, clandestino , migrante,
[16.3 MB
| 15 mins, 3 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Analisi sul filone razzismo e fascismo cercando di distinguere le differenze con la democrazia prendendo come spunto anche la provocazione di Salvini al campo Sinti e i fatti di Tor Sapienza
☷
2
-
✍
mezzoradaria, radio città fujiko
-
@
italia, emilia romagna, bologna
-
⌚
2014-06-05
-
📁
s02p36
⋉
mezzoradaria, CIE, lager, umiliazione, espulsione, documeti, razzismo, cooperativa, denaro, chiesa, stato, assistenza, forze dell39ordine, psicofarmaci,
[11.0 MB
| 9 mins, 51 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Parliamo di CIE, i lager della democrazia. Chi lavora al suo interno, per quali motivi vengono aperti, perché molti sono stati chiusi e come stanno cambiando. Prospettive di lotta
musica ed intrattenimento intelligente
Tutti son in pausa estiva, chi a Finale di Pollina, chi in giro.. La Kiki solo in studio, si lamenta e se la canta e balla da sola. Si parla, dello sgombero in via Legnano del 21 luglio, del report sull'ultima riunione di abitare nella crisi , del prossimo anti mtv day e varie ed eventuali.
musica ed intrattenimento intelligente: si parla di bosnia, formati audio, pride, hackmeeting, leggi insignificanti, razzismo e notizie da Bologna.
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Presentazione del volume “LEGALAND. Miti e realtà del Nord Est”
di Sebastiano Canetta e Ernesto Milanesi
(Manifestolibri, 2010)
“Bastava dare un’occhiata alle cifre, confrontarle con i fatti, ricostruire organigrammi e cordate per rendere conto dove stava andando il Nord Est. O meglio in quale mare stava e sta affogando.
Questo saggio è correttamente impietoso. Non guarda in faccia nessuno e non fa sconti alla cecità della sinistra che si dibatte in una crisi senza precedenti, incapace di arrestare la propria vocazione minoritaria e la conseguente incapacità di contare e di intervenire. Perché è questa la realtà. Prima il doge Galan, ora la camicia verde Zaia hanno avuto la capacità di cancellare le regole della politica, introducendo nella società veneta una sorta di primitivismo culturale a cui nessuno è stato in grado di opporsi”.
(Massimo Carlotto)
Dialogo aperto con gli autori e Anna Romani, autrice della tesi “La comunità in movimento: sociologia della Lega Nord”
Nel corso della serata sarà proiettato il documentario
“GIUSSANO – an instant north blues”
Giussano è una raccolta di testimonianze tra Brescia e Bergamo di giovani militanti di “Lega Nord”.
La forte presa di questo partito-movimento trova le sue motivazioni in aspetti antropologici e culturali, piuttosto che politici; in una iconografia forte, che rimarca un’identità popolare che va sempre più estendendosi, un’agognata indipendenza che ancora sussiste nei più audaci.
Pontida, Alberto da Giussano, il Sole delle Alpi, la polenta, sono tutti elementi che allo stesso modo pesano sulla determinazione antropologica dei lombardi.
Attraverso tre atti (territorio, simbologia e immigrazione) si delinea il manifesto di un nord che non si sente italiano, teatro di una cultura moderna e conservatrice dell’immediato presente.
«Abbiamo cercato la strada fuori dai media, dai rotocalchi di internet e ne abbiamo tratto un profilo, lasciando che fossero i “giovani padani” a delinearlo».
www.manifestolibri.it
http://legalandmanifestolibri.blogspot.com
www.caucaso.info
Presentazione del volume “LEGALAND. Miti e realtà del Nord Est”
di Sebastiano Canetta e Ernesto Milanesi
(Manifestolibri, 2010)
“Bastava dare un’occhiata alle cifre, confrontarle con i fatti, ricostruire organigrammi e cordate per rendere conto dove stava andando il Nord Est. O meglio in quale mare stava e sta affogando.
Questo saggio è correttamente impietoso. Non guarda in faccia nessuno e non fa sconti alla cecità della sinistra che si dibatte in una crisi senza precedenti, incapace di arrestare la propria vocazione minoritaria e la conseguente incapacità di contare e di intervenire. Perché è questa la realtà. Prima il doge Galan, ora la camicia verde Zaia hanno avuto la capacità di cancellare le regole della politica, introducendo nella società veneta una sorta di primitivismo culturale a cui nessuno è stato in grado di opporsi”.
(Massimo Carlotto)
Dialogo aperto con gli autori e Anna Romani, autrice della tesi “La comunità in movimento: sociologia della Lega Nord”
Nel corso della serata sarà proiettato il documentario
“GIUSSANO – an instant north blues”
Giussano è una raccolta di testimonianze tra Brescia e Bergamo di giovani militanti di “Lega Nord”.
La forte presa di questo partito-movimento trova le sue motivazioni in aspetti antropologici e culturali, piuttosto che politici; in una iconografia forte, che rimarca un’identità popolare che va sempre più estendendosi, un’agognata indipendenza che ancora sussiste nei più audaci.
Pontida, Alberto da Giussano, il Sole delle Alpi, la polenta, sono tutti elementi che allo stesso modo pesano sulla determinazione antropologica dei lombardi.
Attraverso tre atti (territorio, simbologia e immigrazione) si delinea il manifesto di un nord che non si sente italiano, teatro di una cultura moderna e conservatrice dell’immediato presente.
«Abbiamo cercato la strada fuori dai media, dai rotocalchi di internet e ne abbiamo tratto un profilo, lasciando che fossero i “giovani padani” a delinearlo».
www.manifestolibri.it
http://legalandmanifestolibri.blogspot.com
www.caucaso.info
Presentazione del volume “LEGALAND. Miti e realtà del Nord Est”
di Sebastiano Canetta e Ernesto Milanesi
(Manifestolibri, 2010)
“Bastava dare un’occhiata alle cifre, confrontarle con i fatti, ricostruire organigrammi e cordate per rendere conto dove stava andando il Nord Est. O meglio in quale mare stava e sta affogando.
Questo saggio è correttamente impietoso. Non guarda in faccia nessuno e non fa sconti alla cecità della sinistra che si dibatte in una crisi senza precedenti, incapace di arrestare la propria vocazione minoritaria e la conseguente incapacità di contare e di intervenire. Perché è questa la realtà. Prima il doge Galan, ora la camicia verde Zaia hanno avuto la capacità di cancellare le regole della politica, introducendo nella società veneta una sorta di primitivismo culturale a cui nessuno è stato in grado di opporsi”.
(Massimo Carlotto)
Dialogo aperto con gli autori e Anna Romani, autrice della tesi “La comunità in movimento: sociologia della Lega Nord”
Nel corso della serata sarà proiettato il documentario
“GIUSSANO – an instant north blues”
Giussano è una raccolta di testimonianze tra Brescia e Bergamo di giovani militanti di “Lega Nord”.
La forte presa di questo partito-movimento trova le sue motivazioni in aspetti antropologici e culturali, piuttosto che politici; in una iconografia forte, che rimarca un’identità popolare che va sempre più estendendosi, un’agognata indipendenza che ancora sussiste nei più audaci.
Pontida, Alberto da Giussano, il Sole delle Alpi, la polenta, sono tutti elementi che allo stesso modo pesano sulla determinazione antropologica dei lombardi.
Attraverso tre atti (territorio, simbologia e immigrazione) si delinea il manifesto di un nord che non si sente italiano, teatro di una cultura moderna e conservatrice dell’immediato presente.
«Abbiamo cercato la strada fuori dai media, dai rotocalchi di internet e ne abbiamo tratto un profilo, lasciando che fossero i “giovani padani” a delinearlo».
www.manifestolibri.it
http://legalandmanifestolibri.blogspot.com
www.caucaso.info
Presentazione del volume “LEGALAND. Miti e realtà del Nord Est”
di Sebastiano Canetta e Ernesto Milanesi
(Manifestolibri, 2010)
“Bastava dare un’occhiata alle cifre, confrontarle con i fatti, ricostruire organigrammi e cordate per rendere conto dove stava andando il Nord Est. O meglio in quale mare stava e sta affogando.
Questo saggio è correttamente impietoso. Non guarda in faccia nessuno e non fa sconti alla cecità della sinistra che si dibatte in una crisi senza precedenti, incapace di arrestare la propria vocazione minoritaria e la conseguente incapacità di contare e di intervenire. Perché è questa la realtà. Prima il doge Galan, ora la camicia verde Zaia hanno avuto la capacità di cancellare le regole della politica, introducendo nella società veneta una sorta di primitivismo culturale a cui nessuno è stato in grado di opporsi”.
(Massimo Carlotto)
Dialogo aperto con gli autori e Anna Romani, autrice della tesi “La comunità in movimento: sociologia della Lega Nord”
Nel corso della serata sarà proiettato il documentario
“GIUSSANO – an instant north blues”
Giussano è una raccolta di testimonianze tra Brescia e Bergamo di giovani militanti di “Lega Nord”.
La forte presa di questo partito-movimento trova le sue motivazioni in aspetti antropologici e culturali, piuttosto che politici; in una iconografia forte, che rimarca un’identità popolare che va sempre più estendendosi, un’agognata indipendenza che ancora sussiste nei più audaci.
Pontida, Alberto da Giussano, il Sole delle Alpi, la polenta, sono tutti elementi che allo stesso modo pesano sulla determinazione antropologica dei lombardi.
Attraverso tre atti (territorio, simbologia e immigrazione) si delinea il manifesto di un nord che non si sente italiano, teatro di una cultura moderna e conservatrice dell’immediato presente.
«Abbiamo cercato la strada fuori dai media, dai rotocalchi di internet e ne abbiamo tratto un profilo, lasciando che fossero i “giovani padani” a delinearlo».
www.manifestolibri.it
http://legalandmanifestolibri.blogspot.com
www.caucaso.info
Presentazione del volume “LEGALAND. Miti e realtà del Nord Est”
di Sebastiano Canetta e Ernesto Milanesi
(Manifestolibri, 2010)
“Bastava dare un’occhiata alle cifre, confrontarle con i fatti, ricostruire organigrammi e cordate per rendere conto dove stava andando il Nord Est. O meglio in quale mare stava e sta affogando.
Questo saggio è correttamente impietoso. Non guarda in faccia nessuno e non fa sconti alla cecità della sinistra che si dibatte in una crisi senza precedenti, incapace di arrestare la propria vocazione minoritaria e la conseguente incapacità di contare e di intervenire. Perché è questa la realtà. Prima il doge Galan, ora la camicia verde Zaia hanno avuto la capacità di cancellare le regole della politica, introducendo nella società veneta una sorta di primitivismo culturale a cui nessuno è stato in grado di opporsi”.
(Massimo Carlotto)
Dialogo aperto con gli autori e Anna Romani, autrice della tesi “La comunità in movimento: sociologia della Lega Nord”
Nel corso della serata sarà proiettato il documentario
“GIUSSANO – an instant north blues”
Giussano è una raccolta di testimonianze tra Brescia e Bergamo di giovani militanti di “Lega Nord”.
La forte presa di questo partito-movimento trova le sue motivazioni in aspetti antropologici e culturali, piuttosto che politici; in una iconografia forte, che rimarca un’identità popolare che va sempre più estendendosi, un’agognata indipendenza che ancora sussiste nei più audaci.
Pontida, Alberto da Giussano, il Sole delle Alpi, la polenta, sono tutti elementi che allo stesso modo pesano sulla determinazione antropologica dei lombardi.
Attraverso tre atti (territorio, simbologia e immigrazione) si delinea il manifesto di un nord che non si sente italiano, teatro di una cultura moderna e conservatrice dell’immediato presente.
«Abbiamo cercato la strada fuori dai media, dai rotocalchi di internet e ne abbiamo tratto un profilo, lasciando che fossero i “giovani padani” a delinearlo».
www.manifestolibri.it
http://legalandmanifestolibri.blogspot.com
www.caucaso.info
Suonare, cucinare e far nulla sugli scogli all'imbrunire.